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Benvenuti in queste pagine dedicate ad arte e letteratura. Amelia Carolina Sparavigna

Sunday 27 October 2013

An angel

"Leonardo da Vinci painted the most beautiful angels in the world. Since there are no actual angels, his pictures of them are literally the most real, the most gorgeous, the most magical that exist.
This is strange, because Leonardo was not a religious man. Although the National Gallery made a vivid case for him as a religious artist in its 2011 exhibition of his paintings, there is very little in his notebooks to suggest that Christianity was part of his everyday, personal life. Shopping lists are more prominent than prayers among his notes..."
Read more at "How Leonardo da Vinci's angels pointed the way to the future - The atheist innovator used religious commissions to test-drive his greatest invention – the flying machine"

http://www.theguardian.com/artanddesign/jonathanjonesblog/2012/dec/25/leonardo-da-vinci-angels-flying-machine


Thursday 24 October 2013

A literary experiment on Harry Potter and his social network

Literary works can be analyzed in the framework of the network theories, as proposed for instance by the Stanford Literary Laboratory, in some of their experiments. The plot of a play or a novel, can be displayed as a network of interacting characters, where the timeline of the plot is projected on a planar graph. We can discuss this approach and apply it to the first novel of the Harry Potter series written by J.K. Rowling, entitled Harry Potter and the Philosopher's Stone. Besides being an entertaining application for teaching networks, this approach can help in highlighting some features of the plot structure.

More details at:
A.C. Sparavigna, On Social Networks in Plays and Novels, The International Jounral of Sciences, Volume 3, Issue 10, 2013, Pages: 20-25PDF

Wednesday 2 October 2013

Il Graneri a Palazzo Madama

GRANERI, Giovanni Michele, da il Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 58 (2002) , di Cristina Giudice http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-michele-graneri_(Dizionario-Biografico)/

"GRANERI, Giovanni Michele. - Questo pittore attivo in Piemonte alla metà del XVIII secolo è probabilmente identificabile con Giovanni Michele Graneri, figlio di Giovanni Maria "lavoratore di stoffe" e della torinese Clara Maria Andriola, nato a Torino il 28 sett. 1708 e battezzato nella chiesa dei Ss. Simone e Giuda il 30 settembre. Le fonti settecentesche lo dicono allievo di Pietro Domenico Olivero, il più importante e famoso pittore di scene di genere a Torino, ... Come Olivero anche il G. si inserisce nel filone della pittura dei bamboccianti che a Torino era stata conosciuta attraverso l'opera sia di Jan Miel a metà Seicento sia con i quadri di altri pittori fiamminghi presenti nelle collezioni sabaude.... Le prime opere datate e firmate del G. sono del 1738, quattro tele con tipiche scene di genere: una Rissa, un Ciarlatano con saltimbanchi, una Venditrice di cacio e un Venditore di salsicce e carni. I quadri, noti oggi solo attraverso fotografie in bianco e nero, appartennero alla galleria di Pietro Accorsi a Torino. Al 1740 risale il Mercato in piazza del Municipio, tela nota anche come La punizione delle venditrici di uova marce (Torino, Museo civico d'arte antica). È una descrizione accurata di un fatto di cronaca che testimonia in modo vivace e minuzioso la vita quotidiana a Torino a metà Settecento, con gendarmi armati, abiti ricchi o popolari, insegne, edifici, banchetti con frutta e verdura. Il pittore si preoccupa, infatti, di rendere la reale vivacità del fatto con colori accesi e particolari divertenti, senza indugiare troppo sulle fisionomie delle figure, che sono simili tra loro. A differenza di Olivero, il G. non vuole meditare sulle vicende umane che descrive, ma divertirsi e rendere con ironia la vita che gli scorre intorno, esasperandone a volte certi aspetti fino alla loro deformazione. Nel Cavadenti, firmato e datato 1743, il G. costruisce un teatrino in cui il protagonista, vestito di rosso, mostra trionfante il dente estratto, il paziente risponde al dolore alzando il braccio, mentre l'assistente del cavadenti guarda con ammirazione e curiosità attraverso la maschera che gli copre il viso. In primo piano, a destra e a sinistra, sono gruppi di figure, che si ritrovano in altri dipinti del G., quasi presenze fisse sulla scena, e sullo sfondo altre immagini di venditori sotto un portico; la firma del pittore è posta su un quadro appeso a una parete, che illustra un uomo che armeggia con ampolle e alambicchi. ..."

Molti quadri del Graneri si trovano a Palazzo Madama, Torino.






Friday 28 June 2013

Nosce te ipsum

"Il Gnôr Grassiadiô e il Gnôr Côlômbô erano due amici-nemici che, secondo la leggenda, abitarono per tempo immemorabile a fronte a fronte, sui due lati di uno stretto vicolo della città di Moncalvo. Il Gnôr Grassiadiô era massone e ricchissimo: si vergognava un poco di essere ebreo, ed aveva sposato una gôià, e cioè una cristiana, dai capelli biondi lunghi fino al suolo, che gli metteva le corna. Questa gôià, benché appunto gôià, si chiamava Magna Ausilia, il che indica un certo grado di accettazione da parte degli epigoni; era figlia di un capitano di mare, che aveva regalato al Gnôr Grassiadiô un grosso pappagallo di tutti i colori che veniva dalle Guyane, e diceva in latino "Conosci te stesso". Il Gnôr Côlômbò era povero e mazziniano: quando arrivò il pappagallo, si era comperata una cornacchia tutta spelacchiata e le aveva insegnato a parlare. Quando il pappagallo diceva "Nosce te ipsum" la cornacchia rispondeva "Fate furb", "fatti furbo"."
da Il Sistema Periodico, di Primo Levi
http://areeweb.polito.it/strutture/cemed/sistemaperiodico/s16/e16_1_02.html

Gnôr Grassiadiô and Gnôr Côlômbô were two friendly enemies who, according to the legend, had lived from time immemorial face to face on the two sides of an alleyway in the town of Moncalvo. Gnôr Grassiadiô was a Mason and very rich. He was a bit ashamed of being a Jew and had married a goyà, that is, a Christian, with blond hair so long it touched the ground, who cuckolded him. This goyà, although really a goyà, was called Magna Ausilia, which indicates a certain degree of acceptance on the part of the epigones; she was the daughter of a sea captain who had presented Gnôr Grassiadiô with a large, varicolored parrot which came from Guyana and would say in Latin, “Know thyself.” Gnôr Côlômbô was poor and a Mazzinian. When the parrot arrived he bought a crow without a feather on its back and taught it to speak. When the parrot croaked, “Nosce te ipsum,” the crow answered, “Wise up.“
Primo Levi - The Periodic Table
Translated from the Italian by Raymond Rosenthal

Monday 17 June 2013

Festival Beethoven

Dal 24 al 30 giugno 2013, Piazza San Carlo

Le 9 Sinfonie con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e il Coro del Teatro Regio. I Concerti con l’Orchestra Filarmonica di Torino e grandi interpreti.
Tutte le sere, ore 21, Ingresso libero



Immagine non-photorealistic rendering; vedi A.C. Sparavigna, B Montrucchio,  
Non-photorealistic image rendering with a labyrinthine tiling, http://arxiv.org/abs/cs/0609084


FESTIVAL BEETHOVEN

From 24th to 30th June in Piazza San Carlo, seven evenings of free classical music by the Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI (RAI National Symphonic Orchestra) and Torino Philharmonic Orchestra.

Festival Beethoven. The RAI National Symphonic Orchestra will perform Beethoven’s Nine symphonies and Torino Philharmonic Orchestra, with young talents already nationally affirmed, four of five Concerts for the Piano, the Concert for Orchestra and Violins and the Triple Concert.


Friday 1 March 2013

Karazuri - Ghost


Nishiki-e print with Karazuri; a work by Utagawa Toyokuni II (Toyoshige), 1825-1830, representing a ghost, Museo di Arte Orientale, Torino.


On Karazuri, read please
The Japanese art of using an inkless printing